Avete dimostrato come la bellezza possa essere il veicolo straordinario del bene. Così mons. Ambrogio Spreafico, vescovo delle diocesi di Anagni Alatri e Frosinone Veroli Ferentino, si è espresso a conclusione della I edizione del Festival del Creato, un’iniziativa delle due diocesi, nell’ambito dell’itinerario sinodale, in collaborazione con il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone. Lunedì 27 maggio 2024, dalle 10 alle 12, nell’auditorium Daniele Paris, davanti a 300 giovani incantati per l’emozione e la bellezza, i giovani musicisti dell’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio hanno eseguito, in prima mondiale assoluta, gli 8 brani, appositamente composti per il Festival. E’ stato il m° Luca Salvadori a coordinarli e a presentare le loro composizioni che sono state ispirate dal libro di Genesi, dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, dal libro Il creato imperfetto di mons. Spreafico, dalla poetessa francese Cecile Sauvage, uno commovente testo composto quando attendeva il figlio Olivier Messiaen, dal Cantico delle creature di S. Francesco d’Assisi. Un insieme fulgido di bellezza e di libertà come l’ha definito il m° Salvadori. E questo voleva appunto essere il Festival del creato, una festa della bellezza, capace di raccontare la vita. E così Daniel Ezquerra ha presentato Vitae custodes, ispirato al Libro di Genesi, per voce recitante, flauto, clarinetto, clarinetto basso ed elettronica mentre Pierpaolo Di Stefano ha fatto ascoltare Alea marina per flauto contralto, clarinetto, clarinetto basso, vibrafono e pianoforte. Poi Rosy Cristiano, giovane compositrice di Mignano Montelungo, ha presentato Dal Cielo al centro della Terra per due flauti, clarinetto, clarinetto basso, fisarmonica, pianoforte, percussioni cui ha fatto seguito Antonino Caracò con Nature, lasse-moi mêler à ta fange su testo di Cécile Sauvage, con voce recitante, pianoforte e due percussionisti. Quindi è stata la volta di Massimiliano Piscitello con Conversazione con un bosco per flauto, clarinetto e percussioni e di Virgilio Volante con Iter aeris per flauto, clarinetto, clarinetto basso, timpani. Le ultime due composizioni sono state quelle di Ruben Doda: Laudes Creaturarum, su testo di San Francesco d’Assisi, per voce recitante, flauto, clarinetto, clarinetto basso, fisarmonica e di Alessandro Di Maio: Bardo – Intermediate State, per video e fixed media a cura della Scuola di Musica Elettronica. Ciascun compositore ha dialogato con gli studenti presenti che venivano dal II e IV circolo di Frosinone, dall’Istituto Comprensivo di Ripi Torrice, dall’Istituto Bragaglia, dal Itis Volta di Frosinone, dal Liceo di Ceccano, dall’Itis Don Morosini di Ferentino, dall’Istituto Superiore di Ceccano. L’Ensemble contemporaneo del Conservatorio Licinio Refice ha interpretato i brani con i flauti Elide Recine, Sofia Del Monte, il clarinetto Anastasia Ambrosetti, il clarinetto basso Piergiorgio Fabrizi la fisarmonica Edoardo Gemmiti, le percussioni Giuseppe Iazzetta e Giammarco Madia, il pianoforte: Antonino Caracò, e Virgilio Volante, le voci recitanti Cristina Conflitti e Adriano Testa. Il Festival è stato coordinato dal m° Luca Salvadori, insieme al m° Riccardo Santoboni e al m° Maurizio Giri, in collaborazione con le classi di Canto, Flauto, Clarinetto, Fisarmonica, Percussioni, Pianoforte, Storia della musica. In sala, insieme al vescovo, erano presenti il direttore del Conservatorio, il m° Mauro Gizzi, il Questore di Frosinone, Domenico Condello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, col. Gabriele Mattioli, il ten. col. Diego Morelli, Comandante del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Frosinone, l’ ing. Giovanni Rezoagli, vicario del comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Nel salutare tutti i giovani intervenuti, mons. Spreafico li ha ringraziati per l’impegno profuso nella composizione e nell’esecuzione dei brani e anche per il coraggio di misurarsi su temi così importanti ma ha voluto complimentarsi anche con il pubblico dei ragazzi che ha mostrato grande attenzione ed interesse di fronte alle proposte artistiche. Non rinunciate mai a pensare – ha concluso – è la cosa più importante che abbiamo insieme alla cultura e allo studio. Il vescovo ha anche proposto di realizzare una pubblicazione del Festival del Creato, con il video, le partiture e i testi che sono stati utilizzati.

e qui il video dell’evento, trasmesso sul canale del CREA
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