Acea continua a inviare ai ceccanesi lettere minacciose, senza data, intimando, entro 10 giorni da una data che non c’è, di pagare il servizio di depurazione delle acque anche a quelle famiglie le cui abitazioni non risultano allacciate alla rete fognante, per la semplice ragione che le fogne lì non ci sono mai state. Da un’altra parte, c’è chi dice di aver parlato con il presidente di Acea, che avrebbe assicurato che sarà sufficiente una semplice autodichiarazione in merito, che gli uffici di Acea, regolarmente respingono. Naturalmente il presidente di Acea si sarebbe ben guardato dal rilasciare una dichiarazione pubblica in tal senso e, soprattutto, dall’istruire i suoi uffici in merito. E poi, c’è il clamoroso silenzio delle autorità comunali sulla vicenda: sarebbe stato davvero il caso di una iniziativa ufficiale da parte di palazzo Antonelli, per fornire ad Acea le mappe della rete fognante esistente, senza costringere centinaia di cittadini a richiedere attestazioni singole da parte degli uffici comunali. Molte famiglie, inoltre, stanno chiedendo a tecnici e geologi costose certificazioni sulla regolarità delle fosse biologiche in uso, per rispondere alle richieste di Acea Ato5.

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