Finalmente parole chiare, non mascherate dal politichese: i depuratori gestiti dalla società AeA su appalto dell’Asi sono in condizioni pessime, addirittura allucinanti e la puzza è soltanto un segnale. A parlare è Massimo Barillaro, amministratore giudiziario degli impianti di Ceccano e di Cassino, più volte sequestrati dalla magistratura e ora affidati appunto ad un amministratore unico che è subentrato alla società. Per la prima volta c’è stato un incontro con la stampa, a cassino, all’interno dell’impianto, dove i giornalisti hanno potuto apprendere e poi riferire ai cittadini che cosa accade nei depuratori. Potete leggere tutto nella cronaca che ne fa Angela Nicoletti su frosinonetoday.it . Dopo aver definito allucinanti le condizioni dell’impianto di Cassino, Barillaro parla anche di quello di Ceccano e dice: In quella zona la situazione è ancora più delicata in quanto il depuratore ricevere reflui indistriali da circa 260 aziende presenti sul territorio. E per la messa in sicurezza 4 milioni e mezzo di euro. Ora in questi anni l’Asi aveva assicurato tutta una serie di interventi sul depuratore di Ceccano che evidentemente non sono stati effettuati. L’ing. Barilaro dice anche di aver sollecitato il presidente dei consorzio, Francesco De Angelis, a proposito degli impianti e di aver ricevuto assicurazioni. Dopo ferragosto – dichiara Barilaro – avrò un appuntamento oltre che con De Angelis anche con il governatore Nicola Zingaretti e l’assessore regionale all’Ambiente. Mi hanno garantito un contributo di 4 milioni e mezzo per fare questo importante ed essenziale rinnovamento che restituirà dignità alla popolazione costretta a respirare miasmi infiniti. E speriamo che l’ing. barillaro voglia dedicare la medesima attenzione di Cassino all’impianto di Ceccano.

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