Da alcuni mesi è in corso a Ceccano una lunga e futile diatriba sullo stemma della città. A metà del secolo scorso, veniva utilizzato come elemento di chiusura delle buste da lettera, accompagnato da una sorta di motto, tratto da una delle lapidi attualmente a palazzo Antonelli: Fabraterni Veteres Cultores Herculis. La busta ha il timbro postale del 9 luglio 1940, l’Italia è in guerra da poco meno di un mese.

EVIDENTEMENTE LE PARTI IN COMPETIZIONI NON HANNO ALTRO DA FARE
Concordo con Remo … ma ‘sta gente non ha altro a cui pensare? E sì che di cose di cui occuparsi ce ne sarebbero una tonnellata, a cominciare dalle voragini nelle strade.
Ma basta con queste cretinate!