Le sconvolgenti figure della Guernica di Picasso, la vita travolta suo malgrado dalla violenza di una guerra totale, mai sperimentata prima se non al fronte, arricchite dai colori delle nazioni contendenti per esprimere la speranza di poter superare la tragedia rappresentata dalle gigure bianche e nere del capolavoro picassiano. L’opera, che accompagnerà tutto il Festival Francesco Alviti per ricordare la tragedia quotidiana alle nostre porte, è stata presentata nella prima serata, il 20 giugno, al pubblico che riempiva Piazza S. Giovanni a Ceccano, dal prof. Antonio Zomparelli che ha guidato gli allievi del Liceo alla rivisitazione del quadro. All’opera monocroma originale sono stati aggiunti i colori delle due parti contendenti. Con i colori della Russia sono stati dipinti il toro, simbolo della brutalità e le fiamme della casa in alto a destra che rappresentano la devastazione. Il nitrito straziante del cavallo è evidenziato con i colori dell’Ucraina, così come il braccio e la lampada a petrolio della donna al centro, simbolo della regressione a cui porta la guerra. Anche la Pietà ha il vessillo ucraino nel corpo del bambino tra le braccia della madre. Unico simbolo di speranza è il fiore con i colori della pace tra la mano del soldato a terra con il pugnale spezzato.

Qui una più ampia descrizione dell’opera dal sito del Liceo di Ceccano
Rispondi