Sono in molti a pronosticare la nomina degli stessi assessori defenestrati la mattina di sabato santo, con il nuovo ingresso di Angelo Macciomei al posto di Stefano Gizzi, sacrificato già qualche settimana fa per “motivi politici”, dopo il post a favore di Putin. Ci sarebbe soltanto un rimescolamento delle deleghe. Tanto rumore per nulla, dunque, anche se i toni usati dal sindaco di Ceccano nel decreto con cui “azzera” la giunta, non sono proprio leggeri: nel provvedimento, pubblicato oggi all’albo pretorio, egli chiede una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo e un effettivo rilancio dell’azione politico amministrativa. Inoltre il sindaco esige che gli venga garantita la possibilità di proseguire il programma politico e di assicurare la coesione e l’unità di indirizzo della giunta . Sono parole pesanti che, se dovessero essere vere, significherebbero che qualcuno in giunta, tra i defenestrati, ha zoppicato un po’ e soprattutto costituisce un ostacolo nel proseguire il programma politico oltre ad essere un problema per la coesione della compagine amministrativa. Il che contrasterebbe fortemente con la soluzione giunta fotocopia che deriverebbe dagli incontri in corso fra le forze che sostengono l’attuale amministrazione. Intanto tutti i profili social degli ex/rinnovati assessori, solitamente molto vivaci, appaiono avvolti da un attonito silenzio, dalla sera di venerdì santo.
Qui il decreto di azzeramento della giunta

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