30 anni fa le pallottole della delinquenza organizzata salvadoregna spezzavano la vita di mons. Oscar Romero. Da allora il 24 marzo vene celebrata la giornata di preghiera con i martiri cristiani. “Il Vangelo di oggi ci conferma la tremenda dottrina di Cristo che ci invita a non aver paura della persecuzione, perché credete, fratelli, chi si scaglia contro i poveri condividerà il loro stesso destino e noi in Salvador sappiamo qual è il destino dei poveri: desaparecidos, essere catturati, essere torturati e riapparire cadaveri”. Erano le sue parole: le sue denunce contro la violenza, le torture e le sparizioni, le sue scarpe impolverate e il suo stare sempre dalla parte di chi ha bisogno, hanno fatto di lui un prete scomodo. Oggi per la Chiesa è un martire, per i campesinos sudamericani e per chi ama la sua figura un santo non ufficiale.

il vescovo di Frosinone terrà una vegli di preghiera stasera, giovedì 24 marzo, alle ore 20,45 nella Chiesa del Sacro Cuore
Rispondi