Una volta si sarebbe detto di prendere carta e penna, ora bisogna ricorrere alla posta certificata ma di fronte alla persistente inazione delle autorità è necessario farlo: bisogna esercitare il proprio diritto di cittadini e scrivere, tramite posta elettronica certificata, a tutte le autorità che hanno competenze sull’ambiente per denunciare una volta di più come si sia costretti a respirare puzza merdosa e chissà quant’altro. Ecco alcuni indirizzi che possono essere utilizzati protocollo@pec.provincia.fr.it ; protocollo.preffr@pec.interno.it ; protocollo.generale@comunececcano.telecompost.it ; pec@pec.comune.frosinone.it ; demografico@pec.comune.patrica.fr.it ; protocollo@regione.lazio.legalmail.it ; infrastrutture@regione.lazio.legalmail.it ; territorio@regione.lazio.legalmail.it ; areaqualitadellambienteevia@Regione.Lazio.Legalmail.it ; protocollo@pec.asifrosinone.it : carabinieri@pec.carabinieri.it ; trm38784@pec.carabinieri.it ; tarmcdo@carabinieri.it; noermcdo@carabinieri.it; protocollo@pec.aslfrosinone.it

E’ come se si facesse una denuncia vera e propria che non può essere cestinata senza che si indaghi. E’ un modo per esercitare la propria cittadinanza, digitale.
Proviamo a riempirli di pec, magari a questo territorio accadrà come nella parabola della vedova e del giudice ingiusto. Quella insisté tanto per avere giustizia che il giudice pure essendo iniquo la ascoltò per non sentirla più.
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