Probabilmente una svista, la maledizione del copia incolla, come quella dell’abbonamento alla rivista delle Città Identitarie in cui sembra che Ceccano paghi per Pontecorvo: stavolta però la svista, chiudere asili pubblici che non esistono nell’ordinanza dell’altro ieri, consente di riprendere una questione che invece è decisiva per la vita della città. Ceccano infatti non ha un asilo nido pubblico, non l’ha mai avuto, in realtà. Eppure, ogni anno viene emesso un bando dalla regione per la sua istituzione. Gli asili nido costituiscono un servizio fondamentale per le giovani famiglie. Certamente, la mancanza di una struttura pubblica non testimonia favorevolmente sull’attenzione della città alle giovani coppie. Ma c’è sempre tempo per rimediare.

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