Il dato di ieri 2 dicembre dà immediatamente il senso della situazione: la centralina ARPA di Ceccano è l’unica in tutta la Regione a sforare il limite delle polveri sottili, portando così a 72 i giorni avvelenati dalla mal’aria. Possibile? Continuiamo a ritenere che la posizione di quella centralina sia assolutamente infelice. Certo non respiriamo aria pulita, assolutamente, anzi sono necessari provvedimenti seri per porre riparo alla cappa di veleni che siamo costretti a respirare ma forse quei valori potrebbero essere meno pesanti se si trovasse un’altra collocazione, come abbiamo dimostrato in un articolo che potete trovare qui Inoltre, come anche indicato nel pezzo citato, la centralina è collocata in dispregio alle diverse disposizioni dell’Ispra: la apparecchiatura si trova a Borgo Berardi, a ridosso della ferrovia, a fianco del ponte francese, lato Annunziata: secondo l’ISPRA, la centralina dovrebbe essere ad almeno 4 metri dal bordo stradale più vicino e a oltre 25 metri da un semaforo, da un incrocio, da una fermata di autobus… Borgo Berardi è esattamente il contrario. La centralina è a ridosso della sede stradale, di uno degli incroci più trafficati di Ceccano, dove fermano tutti i bus, all’impianto semaforico del ponte Berardi, con le lunghe file che si formano a pochi metri dalla centralina, ci sono i treni che frenano ad ogni ingresso in stazione con centinaia di freni azionati contemporanemanete (è dimostrato che le frenate dei treni generino notevoli quantità di polveri sottili, cfr qui ) con un ristorante ed una pizzeria con il forno a legna a due passi, una pasticceria e un kebab a pochi metri. Spostate quella centralina!

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