Nomi, cognomi, indirizzi, storie inventate, notizie di case transennate, inviti a chiamare la Asl: succede di tutto nelle chat di whatsapp, a Ceccano, senza alcun rispetto per la riservatezza, per la vita, per il rispetto dovuto a chi sta male e ai propri familiari, additati come untori, senza pensarci due volte, con il rischio di ingenerare equivoci e situazioni spiacevoli e magari lasciare uno stigma difficile da cancellare. C’è davvero qualcosa di perverso in questa caccia ai colpevoli ma, stavolta, chi è stato addidato ha deciso di far valere le proprie ragioni, denunciando tutti coloro che hanno diffuso la notizia. E sono in tanti, perché ogni condivisione su whatsapp è diffusione di una notizia e, se tale notizia è falsa e soprattutto danneggia qualcuno, ecco il reato… State attenti: inoltrare un messaggio di whatsapp, condividerlo, equivale a pubblicarlo.

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