Nella Festa di Maria Addolorata, 15 settembre, riporto un post scritto durante la Settimana Santa di qualche anno fa, a cui aggiungo le mani delle madri che hanno perso i loro figli in questi anni

Mi ha fermato lì sulla porta della cattedrale, era appena finita la Messa Crismale: tutti i preti avevano rinnovato le loro promesse… erano stati benedetti gli olii santi, quello degli infermi con le parole quanti riceveranno l’unzione ottengano conforto nel corpo, nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore.. e lei mi ha detto: Pietro… non sei Pietro? Come stai? sono la mamma di Anna Rita.
Lì per lì, come spesso, sempre più spesso, mi accade, non l’ho riconosciuta ma poi: ho saputo di tuoi figlio mi ha detto, e ancora, hai saputo di mia figlia? E allora mi sono ricordato di Anna Rita: l’avevo avuta alunna al Liceo linguistico di Frosinone, avevo appena cominciato ad insegnare. Era diventata poi una collega, insegnante di inglese fin quando, giovane anche lei come Francesco, un tumore non l’ha strappata via, dopo tanta sofferenza.
Nella mamma di anna Rita ho rivisto tutte le mamme cui viene tolto un figlio, ho rivisto mia moglie Vittoria, ho rivisto Maria sotto la croce, con la quale andremo in processione la sera di venerdì santo… con lei, io, Vittoria, la mamma di Anna Rita, tutti i genitori che fanno la nostra dura esperienza, con lei noi vogliamo sperare che li rivedremo.. quando e come Dio vorrà. E con Maria cerchiamo di seguire quel comnado di Gesù: donna, ecco tuo figlio… diventiamo padri e madri di tutta l’umanità.
Ho baciato le mani della mamma di Anna Rita: è come se avessi baciato le mani di Maria Addolorata.
L’ha ripubblicato su Pietroalviti's Weblog.