10 serate, 10 concerti di altissima qualità, tutti presentati grazie all’amicizia che lega a Francesco i tanti artisti che si sono succeduti in Piazza S. Giovanni a Ceccano, ai quali va la riconoscenza del pubblico che ogni sera ha affollato la bellissima piazza nel centro storico di Ceccano, luogo impareggiabile per l’acustica e per la mancanza di elementi di disturbo. Davanti alla bella facciata di S. Giovanni e ai muraglioni imponenti della Piazza, per il Festival Francesco Alviti, alla sua XI edizione, si è esibita la musica dei giovani valenti strumentisti e cantanti che la nostra terra è capace di donare al mondo: il significato profondo del Festival è stato proprio questo, far conoscere al grande pubblico quanti bravi e seri musicisti ci siano nel territorio della provincia di Frosinone e quante formazioni musicali siano in grado di attrarre artisti che vengono anche da molto lontano. Si è cominciato con l’omaggio a Santa Maria del fiume con il Magnificat di Alda Merini e musiche di Schubert, Gounod, Refice, Saint Saens per il 75° anniversario della distruzione, mercoledì 26 giugno, alle ore 21,30, nel santuario lungo il fiume. Il Concentus Musicus Fabraternus Josquin des Pres e l’orchestra sinfonica Francesco Alviti hanno celebrato il miracolo della pace che vince la distruzione della guerra, la forza della fede che sconfigge le trappole del male. Con la direzione di Mauro Gizzi, i solisti dei due complessi musicali Vittoria D’Annibale e Cinzia Cristofanilli, soprani, Fabiola Mastrogiacomo, mezzosoprano, l’Ensemble di legni e quello di fiati hanno dato voce alla poesia di Alda Merini che celebra Maria nel suo poema Magnificat. I soli erano accompagnati al pianoforte da Chiara Olmetti mentre l’organo è stato affidato a Riccardo Tiberia che ha preparato anche un’armonizzazione del tradizionale canto dei pellegrini Vergine Santa e misericordiosa, la cui partitura inedita è stata donata al santuario dal suo compositore. Il giorno successivo il duo notturno di Daniele Ingiosi alla fisarmonica e Marco Attura al pianoforte hanno riportato il Festival nella sua sede naturale giovedì 27 giugno, in Piazza S. Giovanni con una serata dedicata al tango ed oltre. Il giorno dopo, 28 giugno, tutti all’opera, con La Traviata di Giuseppe Verdi, affidata ai solisti del Conservatorio di Frosinone, guidati da Monica Carletti. Sabato 29 giugno largo ai giovani, con l’entusiasmo dell’orchestra e del coro del Liceo di Ceccano, diretti da Massimiliano Malizia, cui ha fatto seguito, il 30 giugno, il concerto di trombe con i loro squilli attraverso i secoli, concertati da Angelo Cavallo. Ancora giovani alla ribalta lunedì 1° Luglio con la Banda Giovanile di Ferentino e con il debutto della Junior Band della città gigliata, dirette rispettivamente da Luigi Bartolini e da Andrea Picchi. La serata successiva, martedì 2 luglio, ha visto il concerto dell’Orchestra di fiati di Ferentino, diretta da Alessandro Celardi che ha proposto Festa: il sacro nel tempo, concerto che verrà eseguito alla fine di luglio a Matera per le manifestazioni della capitale europea della cultura. E non è finita: venerdì 5 Luglio grande ritorno dei percussionisti del Conservatorio di Frosinone, guidati da Carlo Di Blasi, mentre lunedì 8 luglio, Lamberto Lugli e Roberto Murra, pianisti ironici, come amano farsi chiamare, hanno proposto alcuni appunti semiseri sul 900. Gran finale martedì 9 luglio con non una ma due marching band: in piazza, i Lions of Michigan All State Band – USA e l’Amaseno Harmony Show Band, diretti da Natalino Como.



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