Sono le parole del presidente Mattarella in una dichiarazione nell’80 anniversario della promulgazione delle cosiddette leggi razziali in Italia. Ecco il testo della dichiarazione:
«Il “Manifesto della Razza” firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono.
Questa presa di posizione rimane la più grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell’umanità. La aberrazione dell’affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volontà di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con sé, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli.
La finalità era dare al razzismo basi scientifiche, con un atto di servilismo verso il regime e il suo potere dittatoriale, con un capovolgimento dell’etica umana.
Le responsabilità degli intellettuali che lo sottoscrissero, e dei larghi settori della società italiana che assistettero indifferenti a questo scempio dei diritti di cittadini italiani, non possono essere taciute.
Il Manifesto aprì in Italia la porta alle leggi razziali, suggellando così nel più infame dei propositi quel patto con il nazismo che seminò morte, distruzione e sofferenze in tutta Europa.
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