di Marco Mancini per Aci Stampa
Sono passati esattamente 75 anni. Era il 19 luglio 1943 e gli Alleati – per la prima volta – bombardarono Roma. Quasi 600 aerei americani sganciarono su buona parte della Città Eterna circa 4000 bombe per un peso complessivo di oltre 1000 tonnellate.
Nel mirino dei bombardieri al comando del generale americano James Doolittle – che nel 1942 aveva effettuato il primo bombardamento aereo su Tokyo come rappresaglia per l’attacco giapponese a Pearl Harbor – lo scalo ferroviario di San Lorenzo e i quartieri limitrofi: Tiburtino, Labicano, Prenestino, Tuscolano… Al termine dell’azione si contarono tra i romani circa 3000 morti.
Era il 19 luglio e nemmeno una settimana dopo sarebbe caduto il fascismo. La monarchia era sempre più malvista per non essersi opposta all’entrata in guerra nel 1940. L’unica autorità ben vista era il Papa: un Papa romano, tra l’altro. Pio XII, al secolo Eugenio Pacelli.
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