di Alba D’Alberto per Bambini al seguito
I castelli esercitano un fascino estremo sugli adulti, in particolare sulle donne e gli uomini che sentono di avere nel cuore qualcosa di Reale. Figurarsi il fascino che esercitano sui bambini che, in base all’età e al sesso, saranno interessati alle storie di regine, re, maghi e sortilegi, oppure battaglie antiche, cavalieri, segrete e passaggi segreti. A Ceccano, in uno dei castelli del Paese, c’è un po’ di tutti gli ingredienti per trascorrere una giornata all’insegna della magia!
L’idea di vedere Ceccano è nata per caso, mentre cercavano un posto per trascorrere la mattina, prima di gustare la partita di rugby della squadra della nostra città che giocava in trasferta.
IL NOME ANTICO
E così abbiamo scoperto che il nome originale della città, quello antico, era proprio Fabrateria Vetus, città volsca, già esistente nel 330 a.C., situata lungo le rive del fiume Sacco, denominato dai Romani Trerus o Tolerus. È stato spiegato ai bambini che gli antichi parlavano una lingua diversa dalla nostra, che era molto simile ma tutta fatta di desinenze strane (ci siamo anche avventurati in una rievocazione maccheronica del latino, ma sembravano Asterix e Obelix più che antichi romani!), e abbiamo iniziato a immaginare cosa mangiassero e cosa vedessero di lassù gli uomini di una volta.
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