A proposito della pulizia del centro storico di Ceccano e della constatazione di quanto siano pulite alcune strade curate dal vicinato, dopo l’intervento di una delle residenti in via S. Giovanni, portata ad esempio di cittadinanza attiva, ci scrive Ugo: “La nostra strada dista pochi passi dalla casa comunale, ma a parte le sfilate con pennacchi e fasce tricolori dietro alla processione di turno nessuno si affaccia per costatarne lo stato”. Parole sacrosante, da me più volte dette/scritte non per sterile polemica politico/ideologica ma semplicemente perchè così è sempre stato : come quegli ipocriti che puliscono casa solo quando viene a pranzo (semel in anno) la vecchia zia, tanto per non far “brutta figura”.
Gli altri 364 giorni dell’anno? Ahò, e che ce frega!
Eppure, quando ero ragazzotto (fine ’70 – inizio ’80), anni in cui per inciso Ceccano era amministrata dai soliti bolscevichi mangiabambini, ricordo un centro storico meglio tenuto e più pulito, in Via Bella Torre c’era un semplice bidoncino di metallo in un angolo a disposizione dei residenti, il netturbino veniva ogni giorno (o quasi) a svuotarlo, a spazzare il selciato e, ogni tanto, a strappar via erbacce e arbusti vari.
Et voilà, la strada era in condizioni più che decorose. Sempre.
Oggi, invece, c’è bisogno di una delega al decoro urbano. Bah …
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Shalom.
Querido Pedro, rapido aggiornamento da Via Bella Torre, la nostra piccola regina viarum.
Stamattina, a decorazione di quel poco che rimaneva di sgombro nella macilenta facciata della ex abitazione Sindici, una scritta nera a caratteri cubitali : “Che meraviglia sei”, dedicata non si sa a chi o a cosa.
Rispetto agli abituali apparati urogenitali rozzamente abbozzati o a criptici messaggi tipo “T.V.T.B. by M.” o “Tu X me 6 un WKH” (et similia) un indiscutibile passo avanti in espressività e comprensibilità, gli adolescenti ceccanesi, nonostante tutto, crescono forti e sani.
Pochi residui, ad una prima occhiata, dello sconosciuto autore : due bicchieri ed una vaschetta di plastica, due/tre pacchetti di sigarette, cicche spiaccicate in terra ed uno strano ruotino gommato nero abbandonato in un angolo (un UFO?).
Residui che, a differenza di numerose altre volte in passato, ho pensato bene di non rimuovere, restino pure lì, ad imperitura memoria.
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Proprio davanti casa (civico 8), festeggiamo oggi la maggiore età di un bel mucchio di erbacce e foglie secche in un angolo; esattamente 18 giorni che son lì ed altrettanti che non abbiamo la fortuna di vedere il netturbino all’opera, ci siam quasi affezionati a quel groviglio di vegetali, potrebbe nascerne qualcosa di bello.
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Sarei tentato di segnalare il tutto al Delegato al Decoro Urbano, ma non vorrei disturbarlo troppo; da quando (così dicono) ha stappato e versato (personalmente!) alcuni flaconi di diserbante ecologico in strada, pare sia stramazzato dalla stanchezza, famolo riposà.
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Adelante, Pedro, adelante!!!
🙂