Sulla pulizia del centro storico interviene Rita Cipriani che scrive: Non è soltanto questione di tenere pulito il vicolo di casa. Via San Giovanni è per chi ci abita l’ingresso di casa, è da 21 anni considerata da me e dalla mia vicina Giovanna parte integrante del nostro decoro.Per tenere pulito davanti l’uscio di casa ci muniamo di paletta e ramazza tutti i giorni, senza contare il famoso decoro urbano di cui negli ultimi tempi tanto parli. Ogni vaso, ogni pianta è stata da noi acquistata, piantata e curata con amore quotidiano. Certo, se avessimo considerato le tasse che versiamo alle casse dello stato e del comune avremmo potuto obiettare che non era nostro compito, che spetta agli addetti comunali, ma avremmo lasciato il nostro angolo orfano, sporco ed abbandonato. Mi fa sorridere il tuo parlare di assessori e delegati comunali neo paladini del centro storico. La nostra strada dista pochi passi dalla casa comunale, ma a parte le sfilate con pennacchi e fasce tricolori dietro alla processione di turno nessuno si affaccia per costatarne lo stato. Ho letto la proposta che Gassman ha fatto per Roma, io rilancio con.l’idea di lasciar adottare una strada ai residenti di buona volontà, che, pulendola e decorandola con fiori e piante, ne diventino gelosi custodi, sottraendola all’abbandono e all’incuria. Il bello e il pulito mette soggezione. Solo lo sciatto e brutto richiama sporcizia e degrado. Molte volte abbiamo sollecitato il responsabile del servizio, ma sappiamo per esperienza che chi fa da sé fa per tre.
Ceccano, centro storico e pulizia, ferve il dibattito

“La nostra strada dista pochi passi dalla casa comunale, ma a parte le sfilate con pennacchi e fasce tricolori dietro alla processione di turno nessuno si affaccia per costatarne lo stato”.
…
Parole sacrosante, da me più volte dette/scritte non per sterile polemica politico/ideologica ma semplicemente perchè così è sempre stato : come quegli ipocriti che puliscono casa solo quando viene a pranzo (semel in anno) la vecchia zia, tanto per non far “brutta figura”.
Gli altri 364 giorni dell’anno? Ahò, e che ce frega!
Eppure, quando ero ragazzotto (fine ’70 – inizio ’80), anni in cui per inciso Ceccano era amministrata dai soliti bolscevichi mangiabambini, ricordo un centro storico meglio tenuto e più pulito, in Via Bella Torre c’era un semplice bidoncino di metallo in un angolo a disposizione dei residenti, il netturbino veniva ogni giorno (o quasi) a svuotarlo, a spazzare il selciato e, ogni tanto, a strappar via erbacce e arbusti vari.
Et voilà, la strada era in condizioni più che decorose. Sempre.
Oggi, invece, c’è bisogno di una delega al decoro urbano. Bah …
…
Shalom.