
di Nello Iacono, Stati Generali dell’Istruzione
Il percorso di definizione del disegno di legge “La Buona Scuola”, partito dal documento strategico La Buona Scuola, arricchitosi di una consultazione online e di diversi incontri in presenza, è stato certamente positivo per la partecipazione di docenti e studenti. L’approccio poteva forse essere più inclusivo nella parte iniziale, e rispetto alla componente studentesca, e probabilmente poteva essere data più evidenza del recepimento (o meno) di contributi e istanze avanzate durante la consultazione. Ed è senz’altro un peccato che la relazione tecnica non dia evidenza del quadro strategico da cui nasce il disegno di legge, e che sembra quasi non essere più lo sfondo di riferimento.
L’impressione generale che si ottiene dalla lettura del ddl, analizzato sotto la prospettiva dei temi dell’innovazione e del digitale, è di una norma che affronta in modo determinato e compiuto alcune questioni importanti (ad esempio, il principio dell’obbligatorietà della formazione dei docenti), ma ne lascia molte alla discrezionalità degli attuatori
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