Lampioni e marciapiedi, tappetini d’asfalto e fognature hanno sostituito i vecchi camion di breccia che periodicamente percorrevano Ceccano per manifestare la compiacenza dei patroni nei confronti dei clienti che ripagavano poi il loro patronus con il suffragio elettorale, infischiandosene delle capacità amministrative e dell’onestà dei candidati. Oggi si fanno partire marciapiedi in aperta campagna, non costruendoli invece nel centro urbano, si illuminano zone sperdute delle contrade, lasciando al buio strade centralissime come via Matteotti, si asfaltano introvabili stradine nel bosco Celleta o sulla Pedemontana, o a Colle Leo Alto, e si lasciano piene di buche Viale Fabrateria Vetus e Viale della Libertà; si realizzano fognature senza un preciso piano, 20 metri lì, 30 metri di qua… Alla faccia della trasparenza amministrativa.
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