Sono parole durissime quelle scritte alla ASL dal vice prefetto di Frosinone, dott. Emilio Sensi, oggi Commissario straordinario di Ceccano che ha appreso dell’arrivo della REMS a Ceccano, l’unità ospedaliera destinata ad ospitare i pazienti “dimissibili” dei manicomi giudiziari, da una richiesta di “natura edilizia”. La decisione – scrive il commissario in una secca missiva inviata al Direttore generale della Asl e per conoscenza al prefetto Zarrilli – non è stata né concordata né illustrata all’Amministrazione Comunale di Ceccano la cui comunità sarà chiamata ad ospitare e a convivere con questa realtà. Il commissario Sensi poi esprime il suo rammarico perché una decisione di tale portata non sia stata condivisa con l’Amministrazione Comunale di Ceccano. E poi la mossa: il commissario richiede l’accesso agli atti aziendali mediante i quali è stata individuata la struttura di Ceccano per ospitare una REMS. Se non è un conflitto istituzionale questo: il vice prefetto che chiede l’accesso agli atti! Però sono davvero strani alla Asl di Frosinone: ma si può fare una cosa del genere senza nemmeno una telefonata al comune di Ceccano, in questi giorni affidato alla Prefettura?
qui la missiva completa
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