
di Roberta Ceccarelli
(ri) piove. E allora, dopo un paio di giorni necessari a sbollire la rabbia e l’amarezza dovute non alla pioggia, ma all’immobilismo (e all’incompetenza) di chi di dovere, scrivo qualche riflessione sulla notte tra giovedì e venerdì scorso.
Solitamente sono una persona ragionevole e diplomatica, quindi scriverò ai vari rappresentanti di Enti ed Istituzioni senza usare tutte le parolacce e le offese che ancora mi vengono in mente. Avrei voluto fare più foto e qualche video, ma il dovere di neo-mamma (S.dormiva dalle 21.30 circa, giovedì sera) e di cittadino hanno prevalso sul “diritto di cronaca”. Si è capito già intorno alle 21 che, stavolta, non sarebbe stato come il 2013, 2012, 2011, etc…quando entrò in garage qualche centimetro d’acqua. Allora, mentre marito e suocero cercavano di limitare i danni (alla fine avremo “soltanto” una 40ntina di centimetri nel piano interrato di casa) e consapevoli del fatto che, tutto sommato , ad allagarsi sarebbero stati cantina e garage, mi sono potuta permettere “il lusso” di passare la serata al telefono. Sì, un lusso: perché se avessi dovuto pensare a scappare o a salvare il mio piano di casa, il telefono potevo anche buttarlo: alcuni centralini hanno una bella musichetta, altri numeri di pubblica utilità squillano e basta.
Io sono profondamente rispettosa delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, quindi ometterò di scrivere quì di quali numeri di emergenza si tratta, ma vediamo cosa mi risponderanno i vari comandanti quando glielo scrivo…perché un cittadino che deve segnalare pericolo in strada (perché questo volevo fare) a chi deve rivolgersi? Il Padre Eterno lo sa già cosa c’è in giro. Mentre i centralini dovrebbero servire, forse mi sbaglio, ad accogliere le segnalazioni e le richieste di aiuto dei cittadini/contribuenti. Poi, dopo tanta attesa, parlo con uno che dall’altra parte del telefono, in una sala operativa, risponde: “noi non siamo competenti […] non possono uscire perché a Ceccano c’è l’acqua alta”. No, dico, ma esattamente quale parte del cervello ti si è affogata? Ti dico che una strada provinciale è impercorribile, trasformata in fiume in piena, con uno sversamento di detriti per decine di metri, con l’acqua che mi ha già invaso giardino, piazzale, garage, le pompe che sono andate in tilt, mio marito che sta sfondando a picconate un muro di cinta per far defluire l’acqua verso gli orti…e a me mi dici che gli agenti (con uffici nella parte alta di Ceccano) non possono uscire per l’acqua alta?! E se non possono uscire, rispondessero almeno al telefono! O abbi almeno quel briciolo di intelligenza e di ipocrisia disegnarti strada e civico così riaggancio…
Poi, sicuramente, il neopresidente della Provincia, in quanto Avvocato, saprà indicarci a chi chiedere i danni, o no? E se vuole potrò fornirgli i nomi di due dipendenti del suo Ente che, venerdì di buon mattino, hanno avuto il coraggio di venire davanti alle nostre case a dirci che “la colpa è di tutti”. Che in italiano significa, che “la colpa non è di nessuno”. Peccato, che in questi tutti ci siamo noi che paghiamo le tasse al Comune, alla Provincia, alla Sud Anagni…
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