Mi permetto di avanzare, in tutta amicizia, qualche consiglio a chi oggi si é trovato ad amministrare una qualsiasi città italiana. Anche se durante la campagna elettorale il candidato sindaco aveva avanzato proposte coraggiose in materia di I.T., oggi si trova a dedicare la maggior parte del suo tempo e delle sue energie alla gestione dell’ordinario. Inevitabilmente gli obblighi amministrativi e il suo Segretario Generale, e il suo Ingegnere capo ecc., lo spingono ad agire prevalentemente sul fronte dell’ordinarietà.
Accetto scommesse; quel Sindaco giunto alla fine del mandato si troverà ad avere parlato di smart city e di agenda digitale, avrà aperto una pagina su Facebook, ma la sua attività e quella dei suoi collaboratori sarà stata assorbita, prevalentemente, dall’ordinaria amministrazione. Non avrà innovato il suo Comune e la sua Città.
Le Amministrazioni locali costituiscono l’ossatura istituzionale del nostro Paese, la loro difficoltà ad innovare é un danno per tutti noi. Per uscire da questa situazione gravissima per il nostro Paese, dovremmo agire per rimuovere ostacoli di ordine generale, ma anche, seppur tra mille difficoltà, operare diversamente nelle realtà locali. Mi auguro sinceramente che la riforma della Pubblica Amministrazione targata Renzi/Madia metta a disposizione dei pubblici amministratori gli strumenti per “deburocratizzare” i loro Enti e recuperare l’autonomia amministrativa.
continua a leggere qui http://www.agendadigitale.eu/smart-cities-communities/1055_alcuni-consigli-ai-sindaci-che-vogliono-innovare-la-propria-citta.htm
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