
Commissario 1, Commissario 2, Commissario 3: il Commissario 1 delibera in un senso, il Commissario 2 in senso contrario, ora aspettiamo il commissario 3. E’ polemica a Ceccano sull’avvicendamento dei commissari prefettizi e sulla stranissima storia dell’OIV, l’organismo indipendente di valutazione sulle performance dei dirigenti comunali, che il Commissario 1 aveva stabilito, con un pubblico bando e con l’individuazione del valutatore monocratico, e che il Commissario 2 aveva revocato, su istanza del segretario comunale. Segnaliamo un pezzo di Antonio Nalli in cui, pur con un taglio di polemica politica, vengono riassunti i fatti di questa tesissima estate amministrativa a Palazzo Antonelli. Lo potete leggere qui http://antonionalli.wordpress.com/2014/09/23/ceccano-dopo-dalascio-la-restaurazione-di-poltrone-e-poteri-alla-sinistra/
Ai fatti ricordati nel pezzo di Nalli, aggiungo il particolare, forse insignificante, che il Commissario 1 si lamentò in una riunione di non aver avuto da nessuno dei dirigenti del comune la disponibilità di una unità di personale per la sua segreteria (rispondere al telefono, prendere appuntamenti…)
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