
Le minacce del boss mafioso, detenuto in carcere, Totò Riina a don Luigi Ciotti destano allarme indignazione. La Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprime la sua solidarietà e vicinanza a don Luigi e all’intera associazione“Libera: nomi e numeri contro le mafie”.
Il Vangelo ci chiama ad avere «fame e sete di giustizia»: da vent’anni l’impegno di don Luigi e di Libera ci sprona a coltivare questa fame e questa sete, a essere cittadini consapevoli e vigili, che lottano contro ogni forma di ingiustizia e di diseguaglianza. Troppo spesso l’illegalità si consuma in un silenzio complice o inconsapevole. La mafia continua a nutrirsi e a prosperare nell’indifferenza di molti: per questo sono necessarie comunità in grado prima di tutto di sviluppare una coscienza critica. Come credenti associati in Azione Cattolica sentiamo la responsabilità di essere presenza vigile, di non accettare alcun compromesso con l’illegalità e il malaffare, ma di spenderci integralmente per la realizzazione del bene comune. Anche noi, oggi, vogliamo rinnovare il nostro impegno per la formazione delle coscienze e la costruzione di comunità attente e operose. La mafia, ogni mafia, si può sconfiggere soprattutto col contributo di tutti: ognuno può e deve fare qualcosa come amava ricordare don Pino Puglisi, la cui beatificazione ha ricordato alla chiesa tutta l’incompatibilità tra il Vangelo e ogni forma di sopraffazione e organizzazione mafiosa.
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