Salgono i toni a Palazzo Antonelli: anche i vecchi socialisti criticano il loro sindaco, tutta l’antica nomenklatura del potere fabraterno cerca di rimettere in riga il sindaco Maliziola che ha alzato la voce per riaffermare chi comandi davvero nell’amministrazione comunale di Ceccano. Dichiarazioni e contro dichiarazioni si susseguono sui giornali, sussurri e grida di una situazione che ai più appare una pantomima. Infatti il sindaco Maliziola spara a zero ora contro la classe politica che da trent’anni amministra ininterrottamente Ceccano, dopo aver accettato il ritorno in giunta di un “grande vecchio” come Maurizio Cerroni, infischiandosene del solenne impegno assunto con gli elettori al momento del ballottaggio, in cui spergiurava che mai nessuno dei vecchi amministratori sarebbe rientrato in giunta. Ora chiede ai partiti della coalizione nomi nuovi. Di quale sindaco dobbiamo fidarci? Quello dell’alleanza con Cerroni? O quello del giuramento? E poi quali sono i motivi del dissidio? Sarebbe interessanti conoscerli: urbanistica? personale? investimenti? appalti? bilancio? assistenza? Su quali temi si sta spaccando la sinistra a Ceccano? Soltanto sulla paternità del successo di Renzi?
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