Anche il nostro territorio ha avuto le vittime della violenza terroristica: Fedele Calvosa, pretore a Ceccano e poi procuratore della Repubblica di Frosinone, ucciso a Patrica, l’8 novembre 1078, insieme agli agenti Giuseppe Pagliei di Giuliano di Roma e l’autista Luciano Rossi, sfuggito all’agguato ed inseguito dai terroristi fino ad un fossato e ucciso con un colpo al volto. L’attentato fu compiuto da un commando delle Formazioni Comuniste Combattenti, formato da tre uomini e una donna, guidati da Paolo Ceriani Sebregondi, Roberto Capone, ucciso dai suoi compagni per errore, Nicola Valentino e Rosaria Biondi.
Ma non era finita: il 7 maggio 1980 viene “gambizzato” il ceccanese Pericle Pirri, direttore dell’Ufficio Regionale del lavoro. Tutti i ceccanesi hanno sempre incontrato questo mite ed elegante signore: il suo zoppicare era il frutto del piombo dei terroristi.
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