Tares, per capirci qualcosa


ceccano bucciaAntonio Olmetti ci dà qualche informazione in più per capire il nuovo tributo comunale, Tares

QUALCOSA DI PIU’ SUL NUOVO TRIBUTO TARES

Premetto che questo scritto ha come principale fine quello di indicare degli obiettivi per rendere meno oneroso il Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi, TARES; non ha quindi alcun scopo teso a criticare o peggio ad inficiarne il pagamento da parte dei contribuenti, in quanto è dovere di tutti i cittadini pagare le tasse: negli Stati Uniti d’America una donna, un uomo vengono considerati tanto più di valore e stimati, quanto più contribuiscono alla comunità in termini di pagamento delle tasse. La normativa vigente, a decorrere dal 1° gennaio 2013 ha abrogato tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura tributaria, compresa l’addizionale per l’integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza (ex ECA – per memoria l’ECA vale un  (5%), ed è l’addizionale che con art. 3, commi 24 ss., della legge n. 549/1995, è stata devoluta ai Comuni a copertura dei maggiori oneri sostenuti per lo smaltimento rifiuti a seguito della contestuale istituzione del tributo speciale per il conferimento in discarica) fatto salvo però l’applicazione del tributo provinciale. Nel contempo la stessa normativa ha istituito  il nuovo tributo TARES riguardante la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e dei servizi indivisibili, come ad esempio la manutenzione stradale, l’illuminazione e le attività della polizia municipale e dell’anagrafe. L’obiettivo di questa imposta è di coprire al 100% i costi sostenuti da ogni Comune per il servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti, mentre con le precedenti imposte la media nazionale era del 79% (con picchi del 91%). In sintesi le principali caratteristiche della TARES sono:

  • copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale;
  • maggiorazione per i costi dei servizi indivisibili (costi relativi ai servizi comunali quali sicurezza, illuminazione, manutenzione delle strade ecc.);
  • per l’anno 2013 alla tariffa determinata dal Comune si applica una maggiorazione standard di 0,30 euro al mq che viene versata direttamente allo Stato, unitamente all’ultima rata;
  • dall’anno 2014 alla tariffa determinata dal Comune si applica una maggiorazione da 0,30 a 0,40 euro al mq (euro 0,30 al mq quota fissa Stato – viene versata al Comune unitamente alla tariffa ed è recuperata dallo Stato attraverso la riduzione del fondo di solidarietà spettante al Comune; l’eventuale incremento fino ad euro 0,10 al mq quota di competenza diretta comunale);
  • per l’anno 2013 i pagamenti di cui al periodo precedente, sono scomputati ai fini della determinazione dell’ultima rata dovuta, a titolo di TARES, per l’anno 2013;
  • per l’anno 2013 il numero di rate e la scadenza delle stesse vengono stabilite con Delibera Comunale (la scadenza e il numero delle rate di versamento del tributo sono stabilite dal Comune con propria deliberazione adottata, anche nelle more della regolamentazione comunale del nuovo tributo); per il Comune di Ceccano la riscossione del tributo avviene in n. 3 rate di cui n. 2 in acconto – rispettivamente il 31 Agosto 2013 e 31 Ottobre 2013 e l’ultima a saldo il 31 Dicembre 2013;
  • possibilità di corrispondere il tributo TARES, in attesa dell’approvazione del relativo regolamento e delle nuove tariffe per l’anno 2013, in acconto sulla base della tassa smaltimento rifiuti solidi urbani dovuta per l’anno 2012.

Quanto sopra manifestato, per il Comune di Ceccano, l’importo dell’acconto  da suddividere in due rate di pari ammontare, da versare rispettivamente il 31 Agosto del 2013 e il 31 Ottobre 2013, è stato determinato applicando nella misura dell’80%, le tariffe anno 2012 della TARSU al netto della ex Eca; per le suddette tariffe TARSU anno 2012, occorre fare riferimento alla Delibera Comunale n.150 del 10 Agosto 2012. Al predetto importo va aggiunto il tributo provinciale del 5%.

 Per quanto riguarda il saldo, l’importo è pari alla TARES per l’anno 2013 dedotti gli acconti pagati. Al predetto importo va applicato il tributo provinciale ed anche la maggiorazione di 0,30 euro al mq dovuta per l’anno 2013, allo Stato. Dal 2014 le Amministrazioni Comunali potranno aumentare la quota per i servizi indivisibili fino a 0,40 € a metro quadro: il ricavato della quota eccedente i 0,30 € potrà essere trattenuta dalle Amministrazioni Comunali stesse. Ai Comuni è data facoltà di decidere anche su eventuali riduzioni, fino al 30%.

Certo la contribuzione per le famiglie di Ceccano in questo 2013, si fa molto “pesante” rispetto agli anni passati: difatti al tributo TARES di cui sopra (concentrato negli ultimi mesi dell’anno in corso), dovranno aggiungersi le due ultime rate della TARSU 2012 pagate dai contribuenti nei primi mesi dell’anno 2013 e precisamente a Febbraio e Aprile c.a.

E qui torniamo allo scopo della premessa: come poter intervenire al fine di diminuire il peso del tributo TARES?

Da quanto sopra manifestato è evidente che il costo di spesa che più incide nella formazione del tributo TARES è senza dubbio quello relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento (nell’anno 2012 il costo previsto del servizio in questione è stato di € 2.862.420,00 che al netto della deduzione del 5% per lo spazzamento e smaltimento degli RSU esterni nonché di deduzioni e agevolazioni si è ridotto a € 2.683.299,00); il Comune di Ceccano per motivi di bilancio, fatto salvo che la previsione di spesa dell’anno 2012 sia all’incirca uguale a quella del 2013, dovrà quest’anno assicurare la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, nella misura del 100% e quindi l’intera cifra di € 2.683.000,00 c.t.; pertanto qualora si voglia intervenire per diminuire il peso del tributo TARES al contribuente, si dovrà “riformulare” (alla scadenza dei termini contrattuali) l’attuale contratto d’appalto relativo alla gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento con nuovi pesi ed oneri per la ditta appaltatrice che tengano conto dell’esperienza maturata dal Comune di Ceccano in questi anni di gestione della raccolta porta a porta in maniera da poter “spuntare” un prezzo d’appalto inferiore a quello attualmente in essere che permetta di abbattere sensibilmente i costi della raccolta.

ANTONIO OLMETTI 


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