di GIORGIO BERNARDELLI
Si può organizzare una Giornata mondiale della gioventù senza fare i conti con i linguaggi dei giovani? Ovviamente no. E se c’è un aspetto che balza all’occhio nell’appuntamento che ormai sta per iniziare a Rio de Janeiro è proprio l’attenzione a non lasciar fuori nessuna delle forme espressive attraverso cui i ragazzi di oggi comunicano. Sarà la prima Gmg a misura di social network quella di Rio de Janeiro, con lo smart-phone o il tablet sempre a portata di mano. Del resto l’account Twitter è stato uno degli ingredienti fondamentali utilizzati dai giovani brasiliani nella preparazione dell’evento. Ma il Comitato organizzatore non si è fermato al tema dei nuovi media: ha voluto dare spazio anche ad altri due fenomeni molto popolari tra i giovani di oggi, i graffiti e i flash-mob.
Quella brasiliana sarà dunque una Gmg con il concorso per graffitari: è stato indetto mesi fa e vedrà impegnati trenta giovani selezionati tra quelli che si sono proposti inviando un proprio bozzetto. L’appuntamento è per mercoledì 24 in trenta muri individuati in zone diverse della città: lì ciascuno potrà interpretare il tema proposto, «Arte senza frontiere», aiutando a lasciare un segno della Gmg. Sarà il Comitato a mettere a disposizione il kit per realizzare il graffito con tanto di rulli e dodici bombolette spray. Alla fine un’apposita giuria giudicherà le opere basandosi sui criteri della qualità artistica, dell’attinenza al tema proposto e dell’originalità. Trattandosi di graffitari che sono anche papaboys, il primo premio in palio è un viaggio a Roma della durata di sette giorni.
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