Lo dà don Luciano Meddi per chiarire i rapporti che intercorrono tra la religiosità (e spesso tra la religiosità popolare) e la fede; rapporti che non sempre sono consequenziali e di buon vicinato.
Dimensione biblica: Uno dei primi esempi di contrasto tra la religiosità e la fede è quello del “vitello d’oro” (Es. 32,1-32). Nella sua storia Israele ha eretto pali sacri, costruito steli (Dt. 16,21-17,7) (1Re 12,28s.; 2Re 13,6). Quando manca tutto, ci si contenta del culto sulle alture (1Re 22,44) o addirittura si adorano i demoni (Bar. 4,7) tanto da giustificare la richiesta del diavolo a Gesù nel corso delle tentazioni (Mt. 4,9). Ogni divinità dei popoli del circondario, ogni Baal, fornisce la tentazione per tradire la purezza della fede richiesta da Jahve (Gdc. 10,6).
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