
Coltivare l’orto come soluzione alla disoccupazione e alla crisi economica. La città di Torino ha compreso l’importanza della correlazione tra ritorno alla terra, autoproduzione alimentare e miglioramento della condizione di disagio dovuta all’assenza di un impiego. E’ nato cosìAgritorino, un progetto solidale di agricoltura per giovani e disoccupati.
I terreni inutilizzati a disposizione per il progetto saranno coltivati da parte dei nuovi agricoltori del 2013, giovani e disoccupati. I prodotti derivanti dal raccolto saranno venduti ad uncosto equo e contenuto a famiglie in difficoltà e comunità. Il progetto è sostenuto da alcune delle principali realtà ed associazioni solidali della città di Torino, tra cui troviamo Sermig, Cottolengo, Congregazione Salesiana, Padri Somaschi, Permicro Banca di microcredito e Piazza dei Mestieri.
A Ceccano no? Ci pensate a tutti i terreni incolti di proprietà comunale attorno al quartiere Di Vittorio? Forza dai, un po’ di fantasia
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