di Silvano Rubino per http://www.vita.it
Una ricerca di Save the Children fa emergere un fenomeno dilagante: gli “attacchi” via social network con la diffusione di foto e immagini denigratorie. Nel mirino chi è “diverso”. Su Twitter una diretta per saperne di più

Come ogni luogo sociale, anche su Internet e in particolare sui social network, trova spazio aggressività, prepotenza, denigrazione, attacco ai “diversi”. Ed ecco che, complice un po’ di colpevole generale disattenzione, oggi ci troviamo a dover parlare di cyberbullismo. E a doverne parlare con numeri abbastanza preoccupanti.
I 2/3 dei minori italiani, infatti, riconoscono nel cyber bullismo la principale minaccia che aleggia sui banchi di scuola, nella propria cameretta, nel campo di calcio, di giorno come di notte. E percepiscono, soprattutto le ragazze, alcuni degli ultimi tragici fatti di cronaca molto (33%) o abbastanza (48%) connessi al fenomeno. I social network sono la modalità d’attacco preferita dal cyber bullo (61%), che di solito colpisce la vittima attraverso la diffusione di foto e immagini denigratorie (59%) o tramite la creazione di gruppi “contro” (57%).
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