E’ la tripartita divinità che ogni giorno tiranneggia studenti e pendolari e tutti quei cittadini che vogliono utilizzare i mezzi pubblici: venerdì 1 febbraio, non partono gli autobus da Castro, studenti a piedi; il treno, in ritardo di 40 minuti: la navetta del comune di Ceccano non attende gli studenti che devono farsela a piedi sino alle scuole superiori della cittadina fabraterna, pur distanti diversi chilometri.
E, purtroppo, è una consuetudine non un’eccezione: decine e decine di genitori ogni giorno, pur avendo pagato regolari abbonamenti, sono costretti ad abbandonare le loro occupazione per portare a scuola i figli.
Un paese civile?
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