di Domenico Quirico per http://www.lastampa.it
Bisogna espiare per i morti, bisogna riparare per i morti affinché ci riscattino a loro volta. Bisogna farlo soprattutto per i morti di Aleppo, città martire, carnaio o cloaca sovraccarica di storia dove soffrono lottano e muoiono creature viventi.
Guernica siriana che la nostra viltà d’Occidente non ha saputo far diventare simbolo, indignazione, voglia di fare giustizia. Non solo gli almeno 65 gettati come stracci in questa fogna, dunque; ma per gli altri sessantamila che non abbiamo visto, che non sono diventati immagine, che sono numero e per cui non abbiamo patito l’orrore l’angoscia un povero sbigottimento. Che sono morti del nostro silenzio. Che abbiamo, noi Occidente, politici giornalisti intellettuali, animuccie sfinite, contribuito ad assassinare. Perché non abbiamo inviato aerei, missili, bombe, soldati contro il Tiranno assassino? Anche la domanda ci fa paura.
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