di don Mario Aversano
“Ti sono perdonati i peccati” (Mc 2,1-12)
Non temere di essere perdonato più e più volte. Per qualche strano motivo (o per massima astuzia dello stesso peccato) la vergogna del fallimento ci blocca e ci impedisce di dare credito alla grazia di Dio e alle nostre possibilità. Esiste una sorta di “orgoglio del peccatore”che non si crede meritevole di assoluzione. Come quegli studenti che non avendo fatto i compiti tagliano da scuola…
Ma qui non contano i propri errori, non ti viene dato un voto. Ciò che conta è rispondere “Presente”. Non sottrarsi all’appello della misericordia.
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