Avevamo scritto dell’opera meritoria di Acea Ato5 di gettare direttamente nel Rio Maggiore a Ceccano, in contrada Cardegna, acqua potabile per migliorare la qualità del flusso idrico fluviale.
Per celia, naturalmente: dopo 10 giorni di denunce, di articoli, di chiamate al numero verde (la prima alle 12 del 26 dicembre), alla polizia municipale di Ceccano, e dopo decine di metri cubi d’acqua potabile finiti nel fiume, finalmente oggi qualcuno dell’acea mi ha chiamato chiedendo indicazioni sul luogo della perdita e sostenendo che il servizio guasti l’aveva appreso soltanto oggi.
Non doveva essere l’Acea un esempio di efficienza organizzativa?
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