di Franca Giansoldati per www.ilmessaggero.it
CITTA’ DEL VATICANO – La sua vita potrebbe diventare la trama di un film. Suor Indiana Jones. Quasi sconosciuta in Italia ma eroina leggendaria per gli Indios dell’Ecuador. si tratta della bresciana Maria Troncatti, medico e suora delle salesiane, morta in un incidente aereo a Sucua, nel 1969, mentre viaggiava per poter raggiungere i villaggi più sperduti dove si trovavano gli Indios che lo Stato quasi non riconosceva, non solo si batteva per i loro diritti civili ma era l’unica a garantire assistenza medica. Quando arrivò quella zona del mondo per la prima volta nel 1922, proveniente dalle montagne della Val Camonica, trovò ad attenderla una situazione indescrivibilmente misera e arretrata. Armata di fede e audacia si mise all’opera.
Gli indigeni di Chunchi e del vicariato apostolico di Méndez divennero da quel momento in poi la sua gente, i suoi figli. La chiamavano “Madrecita“. In Amazzonia costruì il
primo campo di aviazione, necessario per fare atterrare gli aerei, e persino un ospedale; promosse corsi di infermieristica, si prese cura degli orfani, fondo’ una scuola e un collegio dal nulla. Quando gli Indios Shuar il 25 agosto del 1969 appresero della sua morte la piansero per giorni e giorni, per loro era una figura leggendaria, una santa, una eroina nazionale. Questa donna Attraversava la giungla senza paura, viaggiando per giorni e giorni su barconi, ed estenuanti marce attraverso zone impervie. Non si fermava mai. Ieri suor Maria Troncatti è stata proclamata dalla Chiesa beata a Macas, in Equador dove il suo nome e il suo eroismo ancora oggi vengono associati all’Italia.
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