Non si sa se c’è arsenico nell’acqua e non si sa perché non sia potabile. A palazzo Antonelli nessuno dà informazioni. Sul sito del comune appaiono soltanto le scarne deliberazioni. Intanto il sindaco ha chiuso le mense scolastiche. Apprendiamo le notizie da Ceccano2012, che sul suo blog, racconta un’ennesima giornata di mancanza di informazione ai cittadini. Si è appreso così che tanti cittadini chiedono di sapere senza ricevere risposte attendibili. Da due anni la Asl non trasmette al comune i risultati delle analisi sull’acqua; nessuno sa niente di preciso! Ecco il testo di Ceccano2012.
Stamattina, 5 novembre 2012, è terminato alle 12.45 circa l’incontro con i funzionari del III° settore per visionare la documentazione relativa a: – risultati dei controlli dell’acqua destinata ad uso umano (analisi di routine e di verifica) eseguiti negli anni 2011 e 2012 dallaASL di Frosinone con l’ausilio di ARPA Lazio secondo quanto previsto dallaLegge (D.Lgs. 31/2011); – i risultati delle analisi che hanno portato, a partire dal giorno 3 novembre, alla decisione di vietare l’uso dell’acqua destinata a scopo umano e perché se le analisi sono del 1 ottobre tale divieto è arrivato solo un mese più tardi. Per ragioni di tempo e disponibilità da parte dei funzionari non abbiamo avuto modo di affrontare l’argomento “rilevazione epidemiologica popolazione comune di Ceccano”. Dal III° settore siamo venuti a conoscenza del fatto che il comune di Ceccano non riceve da almeno 2 anni dall’ASL di Frosinone alcun risultato delle analisi sull’acqua destinata ad uso umano. Siamo venuti a conoscenza di un incontro formale che si terrà con l’ente gestore alle 18 di domani, al fine di attuare “i correttivi gestionali di competenza necessari all’immediato ripristino della qualità delle acque locali” come disposto al punto 2 dell’art.10 del D.Lgs. 31/2001. Il funzionario ha preso l’impegno formale di richiedereall’ASL i risultati delle analisi pregresse e future riguardo la qualità delle acque destinate ad uso umano. In seguito ci siamo recati all’ufficio della Sindaca dove abbiamo richiesto e visionato la comunicazione inviata dall’ASL al comune di Ceccano relativa al
recente divieto di utilizzo a scopi umani dell’acqua che arriva nelle nostre abitazioni: il comunicato è scarno e privo di indicazioni riguardo i parametri di riferimento non rispettati. Riteniamo comunque assurdo un fatto: pur essendo trapelate notizie a proposito della presenza di arsenico nelle acque, non è presente in alcun passaggio del documento un riferimento che attesti l’avvenuta comunicazione e l’entità del superamento dei parametri fissati dalla legge. E, fatto ancor più assurdo, che L’Arpa Lazio abbia comunicato con un mese di ritardo i risultati delle analisi dell’acqua alla ASL di Frosinone. A questo punto bisogna tirare le somme:
1. Un comune soggetto ad un costante monitoraggio per via dei problemi ambientali non può avere comunicazioni così scarne e lacunose da parte di un ente che dovrebbe tutelare la salute del Cittadino.
2. Ci sembra assurdo che i nostri politici e i nostri funzionari sulla base di quanto suddetto non si siano spesi per ottenere queste informazioni di primaria importanza.
3. Un comune in cui il 90% dei cittadini utilizza acqua in bottiglia non può permettersi queste leggerezze nel tutelare la salute dei Cittadini. (Conoscere cosa beviamo è un nostro diritto, C’è del marcio in quest’acqua)
4. Se l’ASL di Frosinone e l’Arpa Lazio sono gli organi di vigilanza e questa Amministrazione è l’istituzione che deve tutelare la nostra salute c’è da preoccuparsi seriamente.
5. Se non dovessero essere presi seri provvedimenti nei confronti dell’Acea abbiamo il sacrosanto diritto di pensar male …. ma molto male (come già stiamo facendo per i rapporti Amministrazione-GEA).
post originale qui 214-tutto-questo-deve-finire.html
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento