Bloccati i lavori a Castel Sindici: il provvedimento cautelativo sarebbe stato adottato dall’amministrazione Maliziola per verificare il progetto esecutivo che riguarda il consolidamento del muro di sostegno su Viale della Libertà. Un incontro con i tecnici è previsto per venerdì prossimo. Ancora una volta, negli interventi di conservazione dei beni culturali di Ceccano si ripete la solita liturgia: viene affidato l’incarico, redatto il progetto, condotto l’appalto, vengono assegnati i lavori, il tutto senza che mai venga applicata una bel precisa norma di legge che obbliga i comuni a presentare ai loro cittadini gli interventi urbanistici.
Ceccano ha subito tanti sfregi in questi ultimi anni: proprio Castel Sindici si è visto sorgere accanto un insediamento abitativo con decine di appartamenti, realizzato in barba ad ogni difesa del paesaggio, in pieno centro storico. Palazzine sono spuntate come funghi dopo la pioggia alle Casette, a Vigne vecchie, a Marano, attorno alla Chiesa della Madonna delle Grazie e a quella della Madonna del Carmine, per non parlare dell’edificazioni in via Madonna della Pace in cui si è lasciata scomparire una bellissima scalinata monumentale, e poi ancora lungo il Fiano e l’elenco potrebbe continuare: nella prossima settimana il Castello dei conti sarà aperto per una mostra fotografica. Approfittatene per vedere quante colate di cemento si sono abbattute sul territorio fabraterno in questi ultimi anni.
Si tratta di veri e propri interventi urbanistici che avrebbero richiesto una presentazione pubblica previa e non le polemiche quando i lavori sono già belli che cominciati. Il confronto non ha come scopo quello di controllare gli esecutori del progetto, ma quello di raccogliere idee migliorative della progettazione; la chiamano appunto progettazione partecipata ed è obbligatoria. Io, a Ceccano, non l’ho mai vista….
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