Anche Nicla Langiu dice no alla proposta dell’assessorato in quota Rifondazione Comunista: lo fa in un aspro commento che riporto integralmente di seguito
Caro Pietro Alviti, i tuoi informatori “ben informati” hanno toppato alla grande…il rispetto è alla base della convivenza civile, insinuare che io mi possa, in qualche modo, vendere (ti rendi conto?) … usare false notizie per distogliere l’attenzione da quello che è il problema reale, da noi sollevato, sono solo brutte azioni che accentuano la misera onestà intellettuale e politica di certi personaggi…mi auguro che tu sia un po’ più accorto nel captare voci che circolano, sentiti pure libero di chiamarmi per verificare o se ti viene più facile puoi chiedere al tuo collega.
Il commento di Nicla Langiu si riferisce al mio precedente post che si può leggere qui: assessori-nomine-in-clima-di-scontro
Non avendo mai accusato Nicla Langiu di vendersi a chicchessia ma avendo soltanto sostenuto la mancanza di chiarezza nel rapporto tra la sinistra vincitrice e il supporto degli stellini al ballottaggio vincente, e avendo riportato alcune delle tante voci che si susseguono incontrollate, per l’assoluta apparente segretezza in cui si svolgono le trattative per la nomina dei nuovi assessori, mi permetto di rispondere così:
carissima Nicla, non vedo cosa ci sia di male nell’essere chiamata a svolgere il mandato di assessore… salva la possibilità di rifiutare. Penso che tutta questa vicenda avrebbe meritato una maggiore chiarezza da parte di tutti e un po’ di informazione ai ceccanesi ai quali sembra di assistere, purtroppo, alle solite manovre poltroniere.
Si parla dell’inciucio con gli stellini sin da prima del ballottaggio. Ne ho scritto io più volte in questo blog, ne hanno scritto altri mezzi di informazione in maniera chiarissima, ma non ho sentito nessuna voce indignata levarsi, allora, a condannare l’operazione di trasformismo.
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