Lo sforzo che tutta la comunità internazionale e in primis quella europea devono compiere è alto. Esso richiede concreta apertura nelle politiche europee, effettiva elasticità nei rapporti e lungimiranza nella fissazione degli obiettivi di medio e lungo periodo. Si tratta, invero, di sfide rese ancor più difficili alla luce del periodo di grande fatica, sul piano economico e su quello degli assetti istituzionali, che la stessa Unione europea sta attraversando. Tuttavia, l’Europa e i paesi terzi del Mediterraneo hanno radici comuni e, soprattutto, rapporti di interdipendenza legata anche ai processi di sviluppo economico. Per questo vanno riprese serie politiche di sviluppo da implementare sul piano regionale, con la finalità di rilanciare l’integrazione delle economie dei paesi delle diverse sponde in modo più efficace e funzionale rispetto al processo di Barcellona.
Così l’Istituto Bachelet, dell’Azione Cattolica Italiana, sintetizza i rapporti tra le due sponde del Mediterraneo nel suo dossier annuale che è possibile leggere qui Dossier_2012_01.pdf
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento