Riceviamo dal consigliere Stella e pubblichiamo:
Nei mesi scorsi venne inviato da alcuni cittadini(tra cui lo scrivente), un esposto alla Procura della Repubblica, per avere risposte, sul rischio corso da migliaia di cittadini lo scorso maggio per aver ingerito, ignari, per giorni, l’acqua inquinata da arsenico.
Ad oggi non vi è stata alcuna risposta.
Nei giorni scorsi l’acqua proveniente dal serbatoio cittadino, servita dai due pozzi siti su via Morolense è risultata di nuovo inquinata, anche se in misura minima, da un metallo pesante, nella fattispecie l‘arsenico. Ricordo che i 2 pozzi da cui proviene l’acqua, distano poche centinaia di metri dalla discarica di via A. Sante dove sono depositati da anni decine di tonnellate di rifiuti, che hanno compromesso sicuramente sia le falde di superficie che quelle profonde, a causa della dispersione del percolato chimico nel sottosuolo. Rischio gia accertato e segnalato dall’Arpa nel 2003.
Alla luce del nuovo grave episodio mi appello alla Magistratura, alle Istituzioni tutte, che vadano a verificare se la discarica abbia o meno inquinato i pozzi e ad indagare sul perché, ancora non viene svuotata dopo anni, una pericolosa discarica con verifica contestuale della tipologia dei rifiuti sotterrati nell’area e se sono stati effettuati eventuali sversamenti chimici pericolosissimi nell’alveo o nell’area circostante la discarica. Queste sono le pressanti richieste di una opinione pubblica frastornata ed impaurita, a cui occorre dare le necessarie risposte.
Possibile che su così gravi negligenze, che rischiano di attentare alla salute pubblica, nessuno paghi per i ritardi dei procedimenti amministrativi tesi a migliorare la qualità della vita come nel caso della discarica?
Trovo inconcepibile che fatti così gravi per l’igiene e la salute dei cittadini, non abbiano visto reazioni decisive dalla politica locale e provinciale. Parolai che ancora pensano di risolvere il disservizio e la pessima qualità delle acque fornite dal gestore Acea/Ato 5, con chiacchiere con il gestore stesso, mentre la gente si è svuotata le tasche per un pessimo servizio e riempito la bocca del pericoloso arsenico, nella noia quotidiana cittadina. Minimizzare, questo è il motto delle Istituzioni preposte e di una classe politica, arrivista e superficiale, sostenuta da sinistra a destra, da una comunità, insensibile e priva della necessaria coscienza civile, che porti ad affrontare con coraggio tematiche così complesse..
Perché pur avendolo il sottoscritto, richiesto più volte non si porta il gestore ACEA Spa in Tribunale, sia per la pessima qualità delle acque fornita e fatta pagare “a peso d’oro”, che per la non applicazione della convenzione in molti punti, mancati investimenti ecc.? Quali sono gli interessi in gioco che bloccano questa semplice procedura? Perché sig. Sindaco ha paura di difendere i suoi concittadini?
L’acqua è un bene primario che va distribuito a tutti con alta potabilità.
Ceccano è avvolta sempre più nel porto delle nebbie intriso di veleni provenienti dal Fiume Sacco, dalle polvere sottili delle auto e delle industrie, gli impianti fognanti sono minimi nelle aree extraurbane e rischiano di contaminare le falde, la raccolta differenziata è all’anno zero, la civiltà della platica sta sommergendo le strade, i boschi, i fiumi“, non c’è scampo alla miseria e all’indifferenza umana. A tutto questo non si può aggiungere anche l’acqua inquinata nelle condutture.
Le patologie tumorali esplodono sempre più aggressive e virulenti senza fare distinzioni di età o classe sociale.
E nessuno ci spiega il motivo del disastro ambientale che ci porta ad essere tra le aree più inquinate d’Italia con il capoluogo in testa .
Ripeterò all’infinito alla comunità :” non si può aspettare il proprio turno senza reagire”.
Ceccano 22/11/08 Il Consigliere Comunale Stella Angelino
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