E’ l’effetto processione: l’approssimarsi del corteo religioso fa quasi sempre il miracolo, le strade vengono ripulite, le erbacce eliminate. La stessa cosa è accaduta al S. Maria della Pietà di Ceccano, dove sabato il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha effettuato una visita alla Rems. Della venuta di Rocca quasi nessuno sapeva niente e la giornata festiva ha evitato che il presidente incontrasse la folla di cittadini che frequenta i locali mal tenuti del S. Maria della Pietà, che per una volta sono stati invece tirati a lucido. Il basso profilo tenuto nella visita ha evitato anche l’incontro con i giornalisti che magari gli avrebbero potuto fare qualche domanda un po’ scomoda. Così, Rocca non ha visto le erbacce che normalmente infestano il cortile d’ingresso, le porte scrostate, i bagni senza pulizie, l’accesso al Cup su un sentiero di terra battuta che si infanga con le piogge, le panchine inutilizzabili, gli uffici senza attrezzature, il degrado della zona del teatro, ridotto ad un accatastamento di vecchie attrezzature, il parcheggio disabili perennemente occupato da altre auto, il continuo sovrapporsi di cartelli, che il personale cerca di scrivere per dare indicazioni alle centinaia e centinaia di cittadini che ogni giorno frequentano i locali del S. Maria della Pietà, per avere i servizi sanitari cui hanno diritto. Confidiamo che l’intelligenza di Francesco Rocca, per la prima volta a Ceccano dopo che due anni e mezzo fa gli fu conferita la cittadinanza onoraria, portata direttamente nel suo studio a Roma, gli consenta di vedere oltre la piaggeria e possa aver compreso le potenzialità di locali ampiamente sottoutilizzati. Magari, la sua consapevolezza aumenterebbe se venisse, in un giorno qualunque, e parlasse con i ceccanesi che frequentano l’ospedale. Sono i suoi concittadini che pagano le tasse, compresa l’addizionale regionale.

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