
Ad Armando.
Quando avevo 14 anni, Armando il vigile, mi era antipatico, anzi lo detestavo proprio.
Mi era antipatico perché al posto di blocco se eri senza casco o andavi in due sul cinquantino ti sequestrava il motorino. Mi era antipatico perché a 14 anni mi sentivo onnipotente e volevo stare sempre a manetta e sentire il vento tra i capelli incurante delle regole.
A 14 anni non pensi che la tua vita può finire.
A 14 anni ti senti adulto e la trasgressione ti fa sentire più forte.
Ricordo una torrida estate senza il mio amato motorino che Armando mi aveva sequestrato e ricordo quanta rabbia avevo. Mi chiedevo: Ma che gusto ci prenderà questo Armando a sequestrare i motorini ai ragazzi boh…
Poi cresci, e quell’Armando lì, lo ritrovi dove c’è bisogno di aiuto, sotto la pioggia battente o sotto il sole di luglio. Lo ritrovi ad aiutare persone malate in difficoltà sotto una copiosa nevicata. Lo ritrovi nelle scuole a fare educazione stradale ai ragazzi. Lo ritrovi a lavorare di notte nelle manifestazioni o la domenica quando tutti sono a riposo. Nel tempo cambi idea su questa persona sempre pronta al servizio del cittadino.
Pensi a quanto eri sciocco a 14 anni e che forse Armando ti ha salvato la vita, quell’estate lì.
Con questa lettera voglio chiedere pubblicamente scusa per il rancore che ho portato ingiustamente al vigile Armando quando non capivo niente e oggi lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per i cittadini.
Grazie al vice comandante Armando.
Claudio Vinci
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento