Confessiamo che fa un certo effetto leggere oggi, a pochi mesi di distanza dagli arresti del 24 ottobre scorso, di un piano anticorruzione nel comune di Ceccano, che aggiorna uno già esistente. Il piano, che ha lo scopo di introdurre tutta una serie di meccanismo tesi ad evitare la corruzione, fa un solo riferimento all’indagine della Procura Europea sui fondi del PNRR ed è sovrabbondante di appelli alla trasparenza e al corretto rapporto con i cittadini, sostanziando l’accesso civico generalizzato, il diritto di tutti i cittadini di conoscere “le carte”, di vederle. Negli ultimi anni, avevamo assistito a Palazzo Antonelli alle difficoltà incontrate dagli stessi consiglieri comunali di vedere gli atti, tanto da spingerli a rivolgersi al prefetto per vedere tutelati i propri diritti. Si legge nel piano che il comune dovrà: Aumentare la propria capacità di informare i cittadini circa le modalità di accesso ai servizi e le modalità di gestione dei procedimenti; – Proseguire l’azione volta a rendere trasparente la gestione delle attività; Mantenere e promuovere una gestione trasparente della performance (obiettivi chiari e rendicontazione dei risultati raggiunti); – Applicare l’accesso civico generalizzato garantendo, nel rispetto delle disposizioni di legge, la funzionalità degli uffici. Anche i cittadini e le associazioni sono chiamati a contribuire al piano, peccato che la richiesta di avere suggerimenti e la scadenza sono stati rispettivamente il 20 gennaio e il 28 gennaio, senza che ne sia stata data diffusione né con una lettera alle associazioni, né con un passaggio sulle pagine social dell’Ente. Difficile rendersene conto da parte dei cittadini che però si ritrovano poi un rimprovero per non aver contribuito, come potete leggere al punto 4 del Piano.
Potete trovare qui l’intero Piano

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