Dal treno proveniente da Roma alle 18,18 scendono, alla stazione di Ceccano, centinaia di persone, impiegati, studenti, famiglie: per loro, oltre al buio totale nel piazzale, illuminato soltanto dai fari delle automobili, non c’è mezzo pubblico che li porti almeno al centro della città. Unica possibilità di spostarsi è la macchina: parenti, amici, genitori, nonni a riprendere chi non ha la comodità di vivere nei pressi della stazione. Non c’è alcun bus del trasporto pubblico, che a Ceccano cessa alle 17, non ha uno stallo per la fermata, né un cartello che indichi gli orari. Eppure i cittadini di Ceccano, come tutti i residenti nella Regione Lazio, pagano per il servizio di trasporto: potete verificarlo controllando le pesanti addizionali regionali sulle buste paga. Non si può far qualcosa per spendere meglio quei 400 mila euro l’anno, fra cui anche una parte di bilancio comunale, e per dare qualche indicazione di trasporto alternativo per chi arriva alla stazione ferroviaria?

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