Vi do 600 mila euro per i rifiuti, ne prendiamo atto ma sono pochi. Vengono al pettine i nodi dell’appalto per la raccolta dei rifiuti nel comune di Ceccano dal 2018 al 2022, con ulteriore proroga sino al 2024, in tutto sette anni. La stessa ditta appaltatrice si appresta a gestire il nuovo appalto per ulteriori 7 anni. Sono in corso le operazioni di verifica dell’appalto appena concluso, in contraddittorio tra il comune e la ditta. Più volte è stato detto, senza alcuna smentita, che la Gea Ambiente non avrebbe dato al comune oltre un milione di euro, frutto della vendita dei rifiuti differenziati, raccolti dalle famiglie di Ceccano. Ora, da una deliberazione affissa all’albo pretorio in questi giorni, ma adottata lo scorso 23 luglio, si apprende che la ditta avrebbe dichiarato la sua disponibilità a versare al comune la complessiva somma di circa 600 mila euro, anche se non immediatamente esigibili ma da pagare in modalità dilazionata, da stabilire alla conclusione del contraddittorio. Un’ammissione del debito dunque, cui Palazzo Antonelli ha risposto picche: infatti nella stessa delibera si legge che, già ora, sarebbe stato accertato un debito, della ditta verso l’ente, superiore ai 600 mila euro promessi al comune. Si tratta di una vicenda di grande importanza per le casse del comune di Ceccano: se la ditta avesse versato regolarmente quanto dovuto al comune, probabilmente i cittadini non si sarebbero trovati gli aumenti nelle tasse per la raccolta dei rifiuti. E la cosa più strana è che il nuovo appalto, per ben 7 anni, è stato affidato alla stessa ditta che così si è comportata nei confronti del comune.
Potete leggere la delibera di giunta qui

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