Da stamane, un papavero rosso, realizzato dalle volontarie de Il filo che unisce, adorna la tomba di Vincenzina Maura, prima vittima civile della guerra a Ceccano: a lei ne seguiranno tanti altri. Hanno voluto ornare così la sua tomba, nel cimitero monumentale, le associazioni che fanno parte della Rete coordinata dalla Pro loco e che stanno dando vita ad un percorso della memoria che abbraccerà tutti questi mesi, ad 80 anni dai terribili Giorni dell’Ira, dal settembre del 1943 al giugno del 1944. La breve cerimonia c’è stata alle 11 di sabato 21 ottobre, proprio ad 80 anni da quel giorno in cui un mitragliamento aereo stroncò, a 25 anni, la vita di Vincenzina, mentre andava nella sua Santa Maria a fiume. Proprio nel santuario sulla riva del Sacco, nel pomeriggio, alle 15, arriverà la marcia della pace, organizzata dalle parrocchie di Ceccano e aperta a tutti coloro che vogliono affermare la loro volontà di pace. Vincenzina Maura è diventata così il simbolo di tutte le vittime civili di ogni guerra. Dopo la celebrazione della messa presieduta da mons. Spreafico, vescovo diocesano, ci sarà il convegno su guerra e poesia, curato dall’associazione culturale La Lanterna, con la proposta di componimenti poetici legati all’esperienza bellica.

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