Era una delle aziende più importanti d’Italia e apprezzatissima nel mondo, tanto da vincere premi internazionali con diversi vitigni. Lo si è appreso nel convegno che si è tenuto a Ceccano, in Piazza Municipio, venerdì 29 settembre, con la partecipazione di numerosi studiosi che hanno tracciato un interessante quadro di quello che oggi chiamiamo Castel Sindici ma che in realtà era nato come cantina padronale di Stanislao Sindici (Sor Lallo, per tutti i ceccanesi) che era riuscito a creare un’azienda vinicola di grandissima importanza. L’etichetta Castel Sindici, ci ha fatto scoprire l’architetto Vincenzo Angeletti Latini, produceva due rossi, Cabernet e Gamay, e due bianchi, Honigler e Riesling, per oltre 2000 ettolitri l’anno e la bellezza di 280 mila bottiglie da 75 cl. La cantina, il castel Sindici di oggi, fu progettata da Giuseppe Sacconi, l’architetto dell’altare della patria a Roma. Il manufatto rimase incompleto rispetto al progetto originale, forse per la scomparsa di Sor Lallo. La bellezza dell’edificio fu riconosciuta già dalla legge Croce del 1922, con un vincolo, purtroppo non rispettato nella sua completezza. Insieme all’arch. Angeletti, il convegno del 29 settembre, organizzato dal delegato alla cultura Alessio Patriarca, ha avuto contributi anche da Stefano Gizzi, per il profilo biografico di Sor Lallo che ha dimostrato l’importanza della famiglia Sindici nella socoetà italiana della seconda metà del 1800.

ecco la presentazione completa dell’arch. Angeletti
per restare aggiornati
Scopri di più da Pietroalviti's Weblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Lascia un commento