E’ stato commovente vederlo inalzarsi e poi planare con tutta l’apertura alare delle sue piume color cenere cui deve il nome di specie: chiunque si chiederebbe come sia possibile, lì, proprio a due passi da Santa Maria a fiume e dal Ponte Berardi, che in un corso d’acqua, trattato come una fogna a cielo aperto da quasi un secolo, possano vivere esseri così belli e delicati, testimoni di una natura che può rigenerarsi se gliene diamo il tempo. E’ il nostro airone cinerino e con lui tanti altri bellissimi animali che andrebbero protetti

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